MET Italia punta sul consolidamento del gas

Essere protagonisti del consolidamento nel mercato della vendita di gas naturale ed energia elettrica in Italia, agendo sia attraverso la crescita organica sia con acquisizioni, ed entrare così nella top ten del settore a livello Paese.

È questo l’obiettivo di MET Italia, nata nel 2017 e controllata dal colosso energetico europeo MET, che di recente ha visto un significativo riassetto a livello di catena di controllo in seguito a un’operazione di management buyout che ha portato l’attuale CEO del gruppo, Benjamin Lakatos, e, in parte minore alcuni manager, a detenere il 100% del capitale.

Ad oggi MET Italia è operativa soprattutto sulla vendita di gas a grandi clienti industriali (con un portafoglio stimato 2018 di 100 milioni di metri cubi), ma il target a breve diventerà il mercato delle Pmi, senza trascurare possibili opportunità nel settore residenziale. Il budget a disposizione? Alcune centinaia di milioni di euro considerato che il gruppo, a livello europeo, ha stanziato circa 1 miliardo per lo sviluppo e l’M&A e, come riportato da Radiocor, considera l’Italia come una delle aree più strategiche per spingere sulla crescita. In pochi sanno, del resto, che proprio MET aveva presentato un’offerta vincolante per i 500mila clienti di Gas Natural Italia, rilevati nei mesi scorsi da Edison.

 «Il mercato dell’energia è per pochi: servono capacità operative e finanziarie di un certo tipo – sottolinea il CEO di MET Energia Italia, Giuseppe Rebuzzini – per questo siamo entrati in Italia, perché crediamo che si andrà incontro a un importante consolidamento dai 200-300 operatori presenti oggi e noi siamo pronti a crescere percorrendo due direttive di sviluppo». La prima riguarda «la crescita organica su clienti e volumi, con l’obiettivo di arrivare sul gas a 1 miliardo di metri cubi entro il 2020 e a 10mila clienti large corporate, a cui vogliamo anche vendere elettricità, e Pmi entro il 2020», anche perché – continua il manager – proprio le piccole e medie imprese sono «un mercato con marginalità superiore e potenzialmente molto ampio, è l’ossatura del sistema produttivo italiano e dunque un passaggio obbligato per chi vuole compiere un salto dimensionale».

La seconda direttiva di crescita è l’M&A, che avrà due possibili target: «operatori medi o piccoli della vendita di gas che non riusciranno a tenere il passo della concorrenza e dell’ormai prossima liberalizzazione del mercato, oppure aziende più rilevanti che abbiano una clientela residenziale, per esempio alcune municipalizzate non quotate che hanno portafogli da 50-100 mila clienti», spiega Rebuzzini.

Fonte: utilitalia.it

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