“Volevo capire perché la matematica appare nella nostra vita quotidiana”
In che modo l’expertise matematica può essere utile nei mercati energetici – e persino al di fuori dell’orario lavorativo? Ce lo raccontano Josephine Chong, Alice Leitão e Nyasinga Onyancha, esperti del trading floor di MET International, in occasione della Giornata Internazionale della Matematica.

La matematica è ovunque intorno a noi – una dichiarazione con cui Alice, Josephine e Nyasinga sono sicuramente d’accordo. La matematica, una scienza che tutti e tre hanno studiato all’università, li aiuta a svolgere i loro compiti professionali nel settore dell’energia, permettendo loro di analizzare e prevedere i movimenti del mercato in modo più efficace. Inoltre, li supporta nell’affrontare gli ostacoli che incontrano nella vita di tutti i giorni.
In effetti, è proprio questo ciò che ha attirato Josephine Chong, Credit Risk Manager, verso la matematica fin dall’inizio. “È presente in tutte le scienze e anche nella nostra vita quotidiana. Ero curiosa di capire perché fosse dappertutto e il modo migliore per scoprirlo era approfondire la materia”, racconta.
Per Alice Leitão, Business Intelligence Analyst presso MET International, il ramo di trading di MET Group, la matematica semplifica la vita: “La mia prospettiva matematica mi aiuta a suddividere i problemi in passaggi più piccoli e a trovare soluzioni strutturate, permettendomi di affrontare le sfide in modo chiaro e organizzato.”
Il background matematico di Nyasinga Onyancha, Lead Structured Power Trader, lo spinge ad adottare un approccio più razionale di fronte alle sfide della vita. “Mi ha allenato ad analizzare le situazioni in modo logico, invece di affidarmi esclusivamente alle emozioni. Inoltre, il fatto che la matematica sia alla base di praticamente ogni aspetto della vita la rende per me particolarmente affascinante e significativa”, spiega.
Quantificare i rischi può essere cruciale
La matematica è una vera risorsa quando si lavora per un’azienda energetica europea come MET Group. Nel settore della gestione del rischio, ad esempio, la capacità di affrontare problemi complessi, analizzarli sistematicamente e quantificare i rischi è essenziale per Josephine. Anche se non sempre si utilizzano direttamente formule e teoremi, la matematica le ha fornito il metodo logico e strutturato necessario per farlo.
Per Nyasinga, in qualità di trader, il rigore matematico è fondamentale per gestire con successo le posizioni di trading di MET. “Comprendere come modellare e valutare finanziariamente e matematicamente le opzioni reali ci permette di identificare il valore ottimale dei contratti all’interno del nostro portafoglio di trading, influenzando direttamente le decisioni strategiche”, afferma.
Alice utilizza le sue competenze matematiche per analizzare i dati, condurre analisi finanziarie e risolvere problemi. “Applico il pensiero logico che la matematica mi fornisce per identificare e correggere errori, migliorare i flussi di lavoro e garantire l’accuratezza dei dati.”
Un mix unico di logica e creatività
Un altro aspetto su cui i tre esperti di MET concordano è la bellezza della matematica. Nyasinga ritiene che il suo vero fascino risieda nella chiarezza: “La matematica permette di comprendere a fondo l’essenza di concetti complessi attraverso un ragionamento chiaro e strutturato.” Josephine la vede come un mix unico di logica e creatività, in cui vengono incoraggiati approcci innovativi alla risoluzione dei problemi. Infine, Alice ama il modo in cui la matematica ci aiuta a riconoscere schemi e spiegare le cose in modo chiaro.
L’Intelligenza Artificiale è ormai presente in tutti gli ambiti della vita, incluso il settore energetico, dove il trading algoritmico è diventato una pratica comune. I colleghi di MET sono preoccupati che questa crescente presenza dell’AI possa distruggere la bellezza della matematica che tanto apprezzano? Sì e no.
Nyasinga crede che l’AI abbia un enorme potenziale per semplificare le attività, aumentare l’efficienza e migliorare la qualità della vita. “Alla fine, la tecnologia di per sé è neutrale – l’impatto dipende da come noi esseri umani scegliamo di implementarla e gestirla.” Anche Josephine è ottimista e concorda sul fatto che “sta a chi la sviluppa decidere come dovrebbe supportarci nel lavoro e nella vita di tutti i giorni”.
Alice, invece, è più cauta. Pur essendo entusiasta di vedere fino a che punto l’AI può facilitare il lavoro, è anche preoccupata per i suoi limiti – in particolare riguardo all’impatto sui posti di lavoro, alla privacy e agli aspetti etici legati al suo utilizzo.