MET: IL MERCATO ITALIANO OFFRE UN “MIX PERFETTO” PER I CPPA
MET GROUP sta espandendo in modo significativo la sua presenza in Italia: MET Energia Italia intende sfruttare il potenziale del mercato locale. L’attenzione è rivolta principalmente ai Corporate PPA e ai piani di espansione del governo.
Source: Energate Messenger Switzerland
MET Energia Italia opera nel settore dei CPPA solo da circa un anno, ma l’azienda conferma di avere grandi aspettative per il suo sviluppo. Secondo l’azienda, l’Italia offre attualmente il “mix perfetto” per il coinvolgimento, in quanto vi è una produzione significativa di energie rinnovabili e un crescente interesse per i PPA da parte dell’industria. Per quanto riguarda l’offerta, MET prevede che agli attuali 60 GW di capacità rinnovabile installata in Italia se ne aggiungeranno molti altri. Il motore della crescita è il piano del governo di aggiungere un totale di 70GW di rinnovabili entro il 2030.
MET GROUP è coinvolto in questo sviluppo con diversi progetti solari. Secondo le informazioni dell’azienda, la capacità installata prevista è di circa 480 MWp. MET ha dichiarato a Energate che l’inizio della costruzione dei primi impianti in Italia è previsto per quest’anno.
Crescita della domanda da parte dei clienti industriali
L’ingresso nel settore dei Corporate PPA rappresenta la più recente linea di business di MET Energia Italia. L’azienda è presente sul mercato energetico italiano dal 2017 e negli ultimi anni ha costantemente aumentato le proprie vendite nei settori dell’elettricità e del gas naturale. E’ specializza in servizi energetici per privati e aziende, nonché in servizi per la mobilità elettrica. MET Energia Italia afferma di essere uno dei leader di mercato nel campo della fornitura energetica e della gestione energetica.
In precedenza, il principale gruppo di clienti dell’azienda era costituito da piccole e medie imprese italiane. Secondo l’azienda, sempre più clienti industriali di medie e grandi dimensioni si stanno unendo all’attività di PPA.
Il mercato dell’idrogeno non è ancora un tema di investimento
Secondo l’azienda, non ci sono ancora segnali che indichino che MET espanderà il suo impegno in Italia al di là del mercato dell’elettricità e del gas per includere fonti energetiche come l’idrogeno. “È improbabile che l’Italia svolga un ruolo pionieristico nei settori dell’idrogeno e del gas verde, a differenza di altri mercati europei in cui siamo attivi, ma è più probabile che segua gli esempi di altri Paesi”, afferma MET. Sebbene le stesse aziende italiane siano attive nei segmenti citati, sono ancora in gran parte concentrate su altri mercati, come quello tedesco.
D’altra parte, MET non esclude di investire in futuro nei mercati italiani del gas e dell’idrogeno e nell’accumulo di batterie. “Sia le centrali elettriche a gas a ciclo combinato sia gli impianti di flessibilità e le energie rinnovabili sono settori in cui il Gruppo MET ha una grande competenza, esperienza e ambizione, ed è per questo che seguiamo con interesse gli sviluppi in Italia”, ha dichiarato MET.
Una crescita rapida a Milano
Inoltre, l’Italia offre opportunità di business per MET che sono disponibili solo in misura limitata in Svizzera. Sebbene l’azienda abbia sede nel cantone di Zugo da oltre dieci anni, fino a poco tempo fa non era molto attiva sul mercato svizzero. Tuttavia, in futuro potrebbero presentarsi opportunità anche qui in Svizzera, come ha dichiarato il responsabile delle energie rinnovabili Christian Hürlimann in un’intervista a energate. novembre 2023, l’azienda ha annunciato di aver acquisito una partecipazione del 25% nello sviluppatore di parchi eolici vallesani SwissWinds.
Attualmente, il Gruppo MET sta facilitando le opportunità sui mercati esteri attraverso i suoi hub europei di Budapest e Milano. Secondo MET Energia Italia, a metà del 2023 l’organico era di circa 40 persone; alla fine dell’anno era salito a 50. Inoltre, altri dipendenti MET di altri dipartimenti lavorano nel Paese. “Riteniamo che la crescita continuerà e che quest’anno avremo circa 70 dipendenti nella sede di Milano”, ha dichiarato MET a energate.
Necessari “investimenti sostanziali” in reti e stoccaggio
Con i loro progetti, i dipendenti di MET in Italia cambieranno probabilmente anche il mercato europeo e quindi quello svizzero: Se l’ambizioso piano del governo italiano verrà realizzato, le attuali esportazioni di elettricità di circa 40 TWh all’anno dalla Francia e dalla Svizzera verso l’Italia potrebbero ridursi notevolmente, afferma MET. “D’altra parte, per la fattibilità di questo piano sono necessari investimenti significativi nell’espansione delle reti elettriche italiane e nell’accumulo di batterie”, ha dichiarato l’azienda.
Ciò richiederebbe, tra l’altro, che i processi autorizzativi per le infrastrutture energetiche in Italia tengano il passo con i piani governativi. “Le procedure autorizzative ancora lunghe e complesse in Italia sono state finora il principale ostacolo alla crescita della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, ha commentato MET. Rispetto ai Paesi del Nord Europa, anche lo spazio limitato per i parchi eolici onshore potrebbe rappresentare una sfida.