INQUINAMENTO IDRICO: CAUSE ED EFFETTI
Quali sono le cause dell’inquinamento idrico e come possiamo affrontare l’inquinamento di fiumi, mari e oceani? L’inquinamento idrico danneggia gli habitat naturali.
L’inquinamento idrico è una delle conseguenze più dannose dell’industrializzazione, con molti effetti negativi sull’ambiente. Proprio come il riscaldamento globale, l’inquinamento dell’acqua è completamente causato dalle attività umane, mettendo in pericolo gli ecosistemi naturali.
Che cos’è l’inquinamento dell’acqua?
L’inquinamento dell’acqua è un problema globale. Colpisce fiumi, mari e oceani. Pertanto, l’inquinamento dell’acqua ha un’influenza sulla fauna selvatica e sulla vita delle persone.
Non è impossibile ridurre o minimizzare l’inquinamento idrico. Ma per farlo è necessario un grande impegno da parte nostra. Purtroppo, l’ostacolo più grande è la natura umana: la maggior parte delle persone non si interessa di questa grave problematica.
Cause dell’inquinamento dell’acqua
Gli inquinanti dell’acqua sono costituiti per lo più da composti chimici. La maggior parte degli inquinanti idrici viene rilasciata nelle acque da impianti e fabbriche. Il più delle volte ciò avviene in modo indiretto.
Un esempio di inquinamento indiretto delle acque naturali è l’uso di fertilizzanti. Il terreno assorbe i fertilizzanti, che finiscono nelle acque sotterranee. Successivamente il materiale inquinante raggiunge lentamente i fiumi e infine, si riversa nei mari e negli oceani.
Naturalmente, tra i fattori di inquinamento vanno menzionati anche gli incidenti gravi: la catastrofe delle navi petroliere, le perdite nelle fabbriche o persino le catastrofi nucleari.
Inquinanti dell’acqua
Gli inquinanti dell’acqua sono numerosi: fertilizzanti, pesticidi, metalli pesanti, plastica e combustibili fossili come il petrolio. Questi materiali si formano batteriologicamente o radiologicamente.
I composti chimici industriali come i metalli pesanti (arsenico, mercurio, cadmio, cromo e piombo) sono dannosi per le nostre acque potabili.
Inoltre, l’inquinamento da plastica e microplastica è letale anche per gli animali marini.
Gli effetti dell’inquinamento idrico
Quasi tre quarti della superficie terrestre sono ricoperti d’acqua. Ciò significa che la stragrande maggioranza delle piante e degli animali del nostro pianeta si trova nei mari e negli oceani.
Per loro l’acqua è sinonimo di vita: cibo, ossigeno, riparo e ambiente per la riproduzione. Ma l’acqua non è solo la sostanza più importante per loro: è anche una parte importante del corpo umano. Le conseguenze dell’inquinamento idrico si ripercuotono direttamente o indirettamente su tutti gli esseri viventi. Se i coralli smettessero di esistere, perderemmo ossigeno. Il risultato potrebbe essere l’estinzione di flora e fauna se non facciamo nulla per fermare il processo.
Cosa fare con l’inquinamento acquatico?
La strada da percorrere è ancora lunga. La radice del problema è che le industrie utilizzano risorse non rinnovabili per la produzione. Con le risorse rinnovabili, potremmo evitare le catastrofi petrolifere. Inoltre, le fabbriche dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla ricerca e sviluppo per ridurre al minimo l’uso di composti chimici inquinanti e creare prodotti con soluzioni ecologiche.
Anche la gestione dei rifiuti dovrà essere migliorata, ma non è solo responsabilità delle aziende. Tutti noi possiamo dare il nostro contributo acquistando prodotti ecologici e accessori di seconda mano per proteggere l’ambiente.
Conclusione
- L’inquinamento dell’acqua è causato dall’uomo.
- Petrolio, metalli pesanti e plastica sono gli inquinanti idrici più comuni.
- Dobbiamo agire tempestivamente a livello globale se vogliamo ridurre l’inquinamento dell’acqua ed evitare che la situazione peggiori drasticamente ed in modo irreversibile.