Ti serve aiuto?
WhatsApp

Cosa riserva questo inverno ai mercati energetici?

winter energy stock photo1

Le previsioni per il mercato energetico globale: un inverno più caldo (1-1,5 gradi Celsius) e picchi saltuari nei prezzi del gas ed elettricità. L’incognita “Niña”

winter energy stock photo1
L’analisi di Vasilis Pappas, Meteorologo Senior di MET Group

L’analisi di Vasilis Pappas, Meteorologo Senior di MET GroupCosa si possono aspettare i mercati energetici per il prossimo inverno?Vasilis Pappas, Meteorologo Senior del Gruppo energetico MET Group, ha elaborato un’analisi dettagliata dell’impatto delle variazioni climatiche sui mercati energetici per i prossimi mesi.

vasilis pappas met group photo

L’analisi di MET Group evidenzia alcuni rischi legati allo stato dell’atmosfera nell’emisfero settentrionale, ma anche in relazione agli oceani Indiano e Pacifico. Queste interazioni tra regioni del mondo, chiamate teleconnessioni, possono avere conseguenze particolarmente importanti; secondo MET Group, le seguenti teleconnessioni avranno maggior impatto sul mercato dell’energia:

  1. Oscillazione Quasi-Biennale (QBO): Si tratta di una variazione del vento zonale (che si muove parallelamente all’equatore) che si propaga verso il basso nella bassa stratosfera, con un periodo medio di 28 mesi. Questo inverno è nella sua fase orientale (easterly phase), il che implica maggiori rischi di una ridotta corrente a getto atlantica e di maggiori condizioni di blocco (blocking conditions), che portano a potenziali ondate di freddo più lunghe in Europa.
  2. Dipolo dell’Oceano Indiano (IOD): Questo fenomeno è correlato alla differenza di temperatura superficiale del mare tra le regioni occidentali e orientali dell’Oceano Indiano. Questa differenza influenza il clima europeo, in particolare plasmando le anomalie delle precipitazioni invernali. Per il prossimo inverno, i modelli a lungo termine indicano uno IOD negativo all’inizio dell’inverno (novembre-dicembre): una buona notizia per le precipitazioni nell’Europa sud-orientale.
  3. El Niño Oscillation Meridionale (ENSO): Probabilmente una delle teleconnessioni più note, relativa alle temperature nell’Oceano Pacifico, che alterna tra le fasi di El Niño, La Niña o una fase neutra. Attualmente e per la maggior parte dell’inverno boreale, si prevede che le condizioni rimangano a supporto della fase di La Niña. Ciò è generalmente collegato a temperature più fredde del normale nell’Asia orientale, con un impatto meno diretto sull’Europa.
  4. Vortice polare: Una vasta area di bassa pressione e aria fredda che ruota attorno ai poli terrestri, che si indebolisce in estate e si rafforza in inverno. Più forte è il vortice polare, più è probabile che l’aria fredda rimanga sopra i poli (nel nostro caso sopra il Polo Nord) e non si riversi verso le medie latitudini. Tuttavia, questo inverno è iniziato con una forza inferiore alla media stagionale nel vortice polare, e questo crea preoccupazioni per frequenti ondate di freddo in Europa.
winter energy stock photo2

L’inverno si preannuncia leggermente più caldo quest’anno

Si prevede che le temperature in Europa saranno di 0,5-1,0 gradi Celsius superiori alle medie invernali (dicembre-febbraio) del periodo 2018-2024 e di 1,0-1,5 gradi Celsius superiori rispetto al 2024-2025.

Sebbene questa sia la previsione principale nell’analisi del Gruppo MET, uno scenario alternativo – con circa il 20% di probabilità – è un inverno più freddo di 1,2 gradi, vicino alle temperature medie dell’inverno scorso.

Tenendo conto del rapporto temperatura-domanda, si prevede che la domanda di gas potrà essere inferiore rispetto all’anno scorso, sia in Europa che in Asia, anche se l’impatto de La Niña sull’Asia orientale potrebbe portare temperature più basse.

Possibili picchi nei prezzi di gas ed elettricità a dicembre

In Europa, le ultime previsioni stagionali indicano condizioni favorevoli per eventi di “Dunkelflaute” (periodi di assenza di sole e vento) a dicembre, quando l’elevata domanda di riscaldamento coincide con livelli molto bassi di generazione solare ed eolica. Queste condizioni potrebbero portare a picchi nei prezzi spot del gas naturale e dell’elettricità a causa della necessità di aumentare la produzione termica per coprire la domanda, che in altri periodi sarebbe coperta dalle fonti rinnovabili. Giorni con elevata domanda e produzione molto bassa di energia rinnovabile attenuerebbero anche l’impatto dei sistemi di accumulo di energia a batteria, che potrebbero altrimenti a ridurre i prezzi durante i picchi di domanda di generazione.

Un episodio di Dunkelflaute si è verificato il 6 novembre 2024, portando a un’importante impennata dei prezzi dell’elettricità: il prezzo medio ha raggiunto 231 €/MWh e alcuni prezzi orari hanno superato gli 800 €/MWh.

Le prospettive idrologiche sono particolarmente importanti, soprattutto per le regioni dell’Europa sud-orientale, più attive nel settore idroelettrico. Le previste piogge superiori alla media stagionale in quella regione sarebbero un grande sollievo, poiché i serbatoi idroelettrici sono al punto più basso degli ultimi sette anni. Infine, una potenziale maggiore domanda in Asia potrebbe avere un impatto sul differenziale netback di Gas naturale liquefatto (GNL) tra le due regioni e un conseguente rimescolamento delle consegne di GNL tra le due regioni.

El Niño e La Niña

Ci sono poi le “incognite” legate a El Niño e La Niña, due fasi opposte di un modello climatico che si verifica nell’Oceano Pacifico tropicale, influenzando il clima in tutto il mondo. El Niño è la fase calda, caratterizzata da temperature superficiali del mare più calde della media, mentre La Niña è la fase fredda, con temperature superficiali del mare più fredde della media. Sia El Niño che La Niña – le cui manifestazioni possono durare dai 9 ai 12 mesi, ma anche per anni – possono avere impatti globali sul clima, sugli incendi, sugli ecosistemi e sulle economie, a partire dal mercato energetico.